La settimana scorsa abbiamo affrontato il tema dei denti da latte, o decidui, (ossia destinati a cadere per venire sostituiti da quelli permanenti), della loro eruzione in bocca e delle problematiche che possono comportare, in particolare quando fanno la loro comparsa.
Oggi, quindi, proseguendo su questo argomento, andremo ad analizzare la fase della caduta dei cosiddetti “dentini” per comprendere quando è opportuno rivolgersi al pedodontista (l’odontoiatra che si occupa della salute dentale dei bambini) per un intervento.
La permuta dei denti nei bambini inizia indicativamente intorno ai 6 anni, non è dolorosa e, anzi, viene spesso salutata con gioia dai più piccoli che, come vuole la tradizione, ricevono la visita notturna di fatine o topini che li premiano con una piccola mancia lasciata sotto a un bicchiere o sotto al cuscino.
Al netto di questa simpatica usanza, è utile sapere che mantenere lo stato di salute dei denti da latte attraverso controlli periodici dal dentista e una corretta igiene orale fatta tenere al bambino fin dai primi anni di vita, si rivela molto utile anche in questa fase, definita di permuta, perché favorisce la naturale caduta dei denti da latte.
In generale il dentino destinato a cadere è caratterizzato dall’essere penzolante, ossia ‘legato’ solo parzialmente alla gengiva; di solito nel giro di qualche giorno da quando inizia il movimento cade da solo ed il bambino soddisfatto lo mostra ai genitori come un trofeo. Altre volte la caduta può essere favorita da un piccolo trauma, ma in generale, è sconsigliato il ricorso a metodi ‘fai da te’ come quelli di un tempo (centinaia di bambini ricordano ancora con orrore il filo legato al dente che dondolava e la maniglia di una porta…).
Sebbene, in situazioni fisiologiche, la caduta dei denti da latte non provochi particolare dolore al bambino, le gengive possono apparire leggermente infiammate, soprattutto nei giorni immediatamente antecedenti l’eruzione dei denti permanenti. Se, in questi casi, il bambino accusa una fastidiosa percezione di indolenzimento gengivale, la cosa migliore da fare è quella di chiamare il dentista per chiedere consiglio sul da farsi. Può capitare abbastanza di frequente che a causa del non completo riassorbimento della radice del dente da latte il dentino non riesca a cadere da solo ma serva, diciamo così, un “aiutino” da parte del pedodontista che aiutandosi con un po’ di gel magico da porre sulla gengiva può procedere alla rimozione del dentino. L’intervento del pedodontista diviene però indispensabile in alcuni casi relativamente frequenti come, ad esempio: se un dente permanente erompe prima della caduta del corrispettivo deciduo, per cui si consiglia l’estrazione del dente da latte al più presto; i denti da latte sono caduti ma i denti permanenti non crescono; la caduta dei denti da latte non si manifesta.
Il consulto con un pedodontista di fiducia che possa verificare il corretto stato di salute della bocca del bambino, è, comunque, sempre consigliato almeno ogni sei mesi già dai 3 anni di età per prevenire i disturbi e scongiurare possibili problemi futuri come, ad esempio, l’insorgere di malocclusioni .